Chiesa di Santa Maria del Rosario

La chiesetta della Madonna del Rosario è una piccola costruzione con tetto a due falde realizzata per volere di Mattei ai tempi del massimo sviluppo del petrolchimico di Porto Marghera. Mattei ha fatto realizzare per ENI più di una chiesetta all’interno delle aree industriali più ostili e disumanizzanti, in parte per devozione e in parte per favorire il contatto all’interno delle comunità di operai. Questa è particolarmente commovente nella sua semplicità e modestia. È sistemata al bordo del viale della Libertà in angolo con via Pacinotti, alla periferia di Porto Marghera, verso l’ingresso alla laguna e al ponte della Libertà che conduce a Venezia. Il portone d’ingresso si affaccia direttamente sul marciapiede, con due soli gradini che molto discretamente cercano di comunicare che quello non è un magazzino ma un luogo di preghiera. La facciata sulla strada in realtà ha una sua personalità, con un intarsio di piastrelle in gres finto mattone a sottolineare gli elementi architettonici più significativi: il portone, il rosone, il timpano del tetto e una fascia che inquadra la parte bassa del fronte, una specie di basamento che eleva il frontone. Le altre facciate sono estremamente semplici: solo tre finestrine alte per parte, che portano un po’ di luce all’interno. L’altare è sistemato sul fondo contro una parete buia, chiusa, nuda.
Con il progetto di AMDL CIRCLE la chiesetta ha una finestra in più, proprio sopra l’altare, dietro la piccola statua della Vergine. Da questa finestra si vede fuori, verso un prato, verso piccoli alberi appena piantati, un angolo di Porto Marghera riportato alla natura, al decoro, alla bellezza della nostra civiltà. In mezzo ci sta una croce. Da dentro la si inquadra perfettamente, e dai banchi di preghiera si rivolge così lo sguardo oltre l’altare, oltre i muri. Fuori, verso il mondo.