Biblioteca di Storia dell’Arte, Nuova Manica Lunga

Portata alla sua configurazione definitiva da Giovanni Buora alla fine del Quattrocento, la Manica Lunga del complesso conventuale sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia è uno spazio straordinario che ha ospitato nel tempo celle monacali, alloggiamenti militari, dormitori pubblici, aule, ed è stata oggi opportunamente adattata ad accogliere parte della Biblioteca di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini. Si tratta di una galleria pensile di 128 metri di sviluppo che occupa la porzione nord-occidentale dell’ex monastero benedettino e che in passato distribuiva, allineate in serie ai due lati dell’ampio corridoio, 56 celle individuali. Il progetto di restauro, esito di un concorso tenutosi nel 2005, riveste le pareti del salone con un doppio ordine di scaffalature metalliche aperte capaci di contenere circa 100.000 volumi catalogati in 1400 metri lineari di ripiani. Portali in legno incorniciano le piccole porte delle celle conventuali e sostengono le balconate. Al centro dell’invaso si dispongono i tavoli per la lettura, mentre nelle celle, variamente accorpate a seconda delle esigenze, trovano collocazione gli uffici di servizio e gli ambienti riservati agli studiosi e alla consultazione. L’illuminazione è puntuale e i supporti delle lampade LED nascondono il sistema antincendio. Le soluzioni illuminotecniche adottate hanno permesso di non intervenire sulle antiche strutture murarie, evitando tracce e attraversamenti. I pesi si scaricano direttamente sui setti portanti esistenti e non aggravano l’equilibrio statico dell’architettura.