Complesso ricettivo Portrait Milano
Il progetto Portrait Milano recupera ad uso alberghiero e commerciale un luogo simbolico della vita cinquecentesca di Milano, oggi cuore del Quadrilatero della Moda. Il seminario arcivescovile voluto da San Carlo Borromeo, con il suo monumentale chiostro colonnato, diventa un complesso ricettivo per accogliere negozi, ristoranti e un albergo di lusso: una nuova piazza per Milano, aperta a turisti e cittadini che qui possono ammirare un’architettura storica reintegrata nel flusso della vita contemporanea. Il progetto di AMDL CIRCLE indaga l’identità storica del luogo per conservarne e valorizzarne i caratteri costruttivi nel pieno rispetto del suo significato simbolico. A testimonianza della storia del fabbricato sono mantenuti cornicioni, aperture, colori e materiali. Da uno studio sulla morfologia dei serramenti, effettuato su materiali conservati nella Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli, è derivata una rilettura in chiave contemporanea del disegno di questi...
Leggi di piùIl progetto Portrait Milano recupera ad uso alberghiero e commerciale un luogo simbolico della vita cinquecentesca di Milano, oggi cuore del Quadrilatero della Moda. Il seminario arcivescovile voluto da San Carlo Borromeo, con il suo monumentale chiostro colonnato, diventa un complesso ricettivo per accogliere negozi, ristoranti e un albergo di lusso: una nuova piazza per Milano, aperta a turisti e cittadini che qui possono ammirare un’architettura storica reintegrata nel flusso della vita contemporanea. Il progetto di AMDL CIRCLE indaga l’identità storica del luogo per conservarne e valorizzarne i caratteri costruttivi nel pieno rispetto del suo significato simbolico.
A testimonianza della storia del fabbricato sono mantenuti cornicioni, aperture, colori e materiali. Da uno studio sulla morfologia dei serramenti, effettuato su materiali conservati nella Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli, è derivata una rilettura in chiave contemporanea del disegno di questi elementi, che diventano così espressione della sinergia tra il nuovo uso del complesso e la sua storia.
Le cornici delle porte e delle finestre, con ante a due battenti e chiusure vetrate per le attività commerciali, ingentiliscono l’impatto delle grandi superfici murarie nel rispetto del principio della non invasività. L’integrazione di loghi e grafiche sui serramenti vitrei rispetta l’uniformità delle facciate e il “silenzio visivo” consono al seminario.
Il chiostro è il fulcro attorno al quale si sviluppa tutto il complesso. Un doppio loggiato di colonne binate lo incornicia sui quattro lati. In tutte le architetture ecclesiastiche il loggiato è un elemento distributivo coperto che regola lo svolgimento delle attività; tale caratteristica è mantenuta e messa in risalto. Al piano terra il porticato è usato come spazio per accedere ai ristoranti, ai caffè-bistrot e alle boutique esclusive, nonché come accesso all’albergo. Il loggiato del primo piano, lasciato volutamente aperto come nel Cinquecento, è invece riservato ai clienti dell’hotel che da qui accedono alle camere.
Tutti e quattro i lati interni del complesso hanno una forte personalità e la scelta distributiva delle funzioni pubbliche del piano terra deriva dalle peculiarità di ciascuna ala. La reception dell’albergo trova la sua naturale collocazione sulla destra dell’androne d’ingresso di corso Venezia, che mantiene il suo ruolo di entrata principale. A sinistra della porta di accesso ci sono due vani a doppia altezza, adibiti rispettivamente a spazio culturale e a sala meeting.
Il lato nord è godibile in tutta lunghezza; qui sono collocati il ristorante e la caffetteria dell’hotel con accesso al giardino, uno spazio verde semplice e raffinato valorizzato dal restauro degli elementi architettonici esistenti. Una leggera veranda permette l’uso nei giorni freddi e piovosi.
Il lato ovest è quello che affaccia sull’elegante area commerciale di via Sant’Andrea ed è destinato alle boutique con doppio affaccio, che godono sia della visibilità dalla strada sia della vista sul chiostro monumentale.
Il corpo di fabbrica a sud, contenuto tra due scaloni storici, è caratterizzato da una prima area dedicata a boutique, per poi proseguire oltre la scala centrale con l’inserimento di un grande ristorante con la migliore esposizione solare del complesso.
Al piano superiore si sviluppa l’albergo con circa settanta camere di lusso con spazi di ristorazione riservata, ricevimento e salotti. Il lato nord della copertura è trasformato in rooftop bar.
Al piano interrato si trovano piscina, palestra e area wellness, oltre a una grande area per eventi e ai locali di servizio e ai vani tecnici. Sotto il cortile centrale è stato mantenuto il preesistente garage sotterraneo aperto al pubblico, con accesso diretto da corso Venezia. Il parcheggio, particolarmente prezioso nel centro storico, svincola i servizi di carico e scarico dell’intero complesso, liberando i giardini esterni a favore della fruibilità degli spazi.
L’aspetto severo degli antichi fronti interni viene stemperato dal progetto del verde. Piante in vaso con arbusti, alberi, fiori stagionali ed erbe di diverso colore e altezze realizzano macchie di vegetazione variopinta inframezzate da panchine, tavoli e lampioni. La vegetazione interrompe la monotonia della pietra e del cemento, e la soggezione che deriva dall’imponenza del monumento è stemperata in tante piccole aree verdi che emozionano nella loro semplicità. Nel centro dello spazio possono essere eretti padiglioni temporanei dove organizzare eventi e manifestazioni.
Un’illuminazione calibrata e discreta valorizza i caratteri principali dell’edificio. Di sera, i colonnati, i cornicioni e le facciate sono evidenziati da punti luce che ne sottolineano la forma e la tridimensionalità. In particolare, la bellezza del loggiato è enfatizzata dai giochi di “controluce” dell’illuminazione serale. L’impressione che ne deriva è quella di un sereno edificio di tradizione antica che è riuscito a mantenere nel tempo l’eleganza originale.
- Architettura e design di cultura umanistica
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