Faith Park

Faith Park è un parco di spiritualità condivisa. Radicato nell’eredità albanese di armonia interreligiosa, il progetto propone un sistema architettonico che organizza lo spazio in modo fluido e non impositivo, consentendo a diverse tradizioni di coesistere. Il progetto nasce da un concorso internazionale promosso da AKPT e Albanian Investment Corporation ed è stato sviluppato in collaborazione con Openfabric, Park, AMDL Circle, Tharm Architects, MIC-Hub e Lachlan Turczan. Selezionato tra i cinque finalisti, ripensa il giardino sacro: non un paradiso murato, ma un paesaggio aperto dove natura, cultura e credenze si incontrano. Il percorso è ascendente: si entra attraverso il Threshold Building per poi salire verso le Spiritual Wellness e le Religious Structures a metà pendio, fino alle leggere Eco-Conscious Accommodations sospese tra gli alberi. Ogni livello corrisponde a una diversa intensità dell’esperienza – dal collettivo...

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Faith Park è un parco di spiritualità condivisa. Radicato nell’eredità albanese di armonia interreligiosa, il progetto propone un sistema architettonico che organizza lo spazio in modo fluido e non impositivo, consentendo a diverse tradizioni di coesistere. Il progetto nasce da un concorso internazionale promosso da AKPT e Albanian Investment Corporation ed è stato sviluppato in collaborazione con Openfabric, Park, AMDL Circle, Tharm Architects, MIC-Hub e Lachlan Turczan. Selezionato tra i cinque finalisti, ripensa il giardino sacro: non un paradiso murato, ma un paesaggio aperto dove natura, cultura e credenze si incontrano.

Il percorso è ascendente: si entra attraverso il Threshold Building per poi salire verso le Spiritual Wellness e le Religious Structures a metà pendio, fino alle leggere Eco-Conscious Accommodations sospese tra gli alberi. Ogni livello corrisponde a una diversa intensità dell’esperienza – dal collettivo all’intimo, dalla comunità alla solitudine – trasformando il cammino in un atto rituale di contemplazione. Le architetture si organizzano attorno a un reticolo cartesiano di percorsi, che garantisce piena accessibilità lungo il pendio collegando elementi costruiti e punti paesaggistici. Agli incroci si collocano le Landscape Follies: piccole strutture e radure che ospitano installazioni artistiche, rituali collettivi e azioni performative.
L’ingresso al parco è segnato dal Threshold Building, che comprende il Padiglione di Benvenuto, il Museo della Memoria, la Struttura per Eventi, il Ristorante e il Giardino della Fede. Emergendo dalla montagna stessa, l’architettura non è imposta ma rivelata, scolpita nei contorni naturali del terreno. Formata dal vuoto più che dalla massa, la struttura disegna un percorso tra compressione e distensione, ombra e luce, silenzio ed eco. In questa coreografia di assenza e presenza, il vuoto diventa il vero materiale dell’architettura, un contenitore di consapevolezza dove la montagna si apre per accogliere chiunque arrivi. Gestualità sottili, come il suono dell’acqua, il gioco della luce, il tocco della pietra, guidano il passaggio verso l’interno, predisponendo corpo e spirito. La soglia diventa qui un rituale condiviso di transizione.
Il complesso Spiritual Wellness, con camere per gli ospiti e terme, si sviluppa nelle terrazze scavate nella pietra che seguono il ritmo naturale della collina. Gli spazi si susseguono in un percorso continuo, dove ogni esperienza fluisce nella successiva. Al livello più alto si trovano le terme con la grande piscina circolare pensata come spazio di meditazione, illuminata dalla luce che filtra attraverso un’apertura zenitale scavata nella collina.
Le quattro Religious Structures, si elevano su basi di pietra lungo la strada principale, configurandosi come punti di riferimento nel parco. Tre di esse sono dedicate alle grandi tradizioni abramitiche, mentre la quarta, aperta al cielo, accoglie tutte le altre fedi, componendo un santuario plurale. Le forme si ispirano a linguaggi archetipici del sacro: volumi poliedrici, pianta centrale, gioco di luce e ombra. Distinzioni più sottili – come le texture dei pavimenti, la coreografia della luce naturale e la presenza di oggetti rituali – permettono a ciascuna tradizione di esprimere la propria voce intima. Per accedervi non si attraversa semplicemente una soglia, ma si percorre la base circolare di pietra che, fungendo anche da passerella, distacca il visitatore dal suolo e lo sospende in uno slancio verso l’alto.
Le Eco-Conscious Accommodations sono piccole palafitte contemporanee, unità minime sollevate tra i margini boschivi. Ispirati alla kulla albanese, simbolo di ospitalità e protezione, si fondono con discrezione nella natura, rivelando la presenza umana senza imporsi. Garantiscono riservatezza e comunione con il paesaggio, come piccoli santuari di solitudine e armonia. La loro forma richiama la catasta di legna, testimonianza di una relazione di cura e reciprocità tra uomo e foresta. Seguendo questo archetipo, l’architettura diventa gesto di empatia verso l’ambiente, non di conquista. Il tetto è l’elemento distintivo: a doppia falda richiama l’idea primigenia della casa, a volta rimanda a un abbraccio spirituale, a singola falda riprende il pendio della foresta, allineandosi a luce e silenzio.

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Area

Architettura, Urbanistica e paesaggio

Timeline

2025

Tipologia

Masterplan, Nuova costruzione

Cliente

AKPT - Agjencia Kombëtare e Planifikimit të Territorit

  • Architettura e design di cultura umanistica
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