Le Gallerie d’Italia di Napoli

La collezione partenopea delle Gallerie d’Italia, già esposta in Palazzo Zevallos Stigliano, trova una nuova disposizione a Palazzo Piacentini (1940), sede storica del Banco di Napoli nel centro della città che è stata restaurata e convertita in un contenitore espositivo destinato a ospitare le opere d’arte del Novecento: dunque organizzato in modo funzionale e dotato dei dispositivi tecnologici necessari alla trasversalità dei linguaggi espressivi degli artisti della modernità.

Con l’ingresso principale affacciato su via Toledo, gli spazi espositivi si articolano su diversi livelli. Al piano terra si trova il foyer di ingresso, dove un suggestivo allestimento dell’Atlante Farnese accoglie i visitatori e catalizza l’attenzione dei passanti. Attraverso bookshop e biglietteria si accede all’ampio salone a tripla altezza destinato alle mostre temporanee: questo grande spazio, dove la banca incontrava i suoi clienti, è stato trasformato in un palcoscenico all’avanguardia per allestimenti sempre mutevoli di pittura, scultura, video arte e performance. Una passerella chiusa, lunga 25 m e rivestita in metallo ottonato, attraversa il cortile interno e conduce i visitatori nell’ala San Giacomo; qui uno scalone di legno sale al primo piano dove il posto d’onore è riservato al celebre Martirio di sant’Orsola, ultima opera del Caravaggio, che si può prima intravedere attraverso una feritoia e poi nella sala in tutta la sua tragica bellezza. Lungo l’adiacente infilata prospettica di sale sono esposte opere del vedutismo napoletano di Sette e Ottocento, tra cui spiccano i disegni e le sculture di Vincenzo Gemito.

Lungo il percorso al secondo piano, nella “Sala Transatlantico” è conservata una ricchissima collezione di vasi attici e magno-greci posti in dialogo con le opere del MANN, mentre nella parte con affaccio su via Toledo trova posto la collezione di opere del XX secolo.

La caffetteria-bistrot al piano terra è uno spazio di convivialità che completa il progetto, che ha l’obiettivo di fare del nuovo museo un luogo di intrattenimento e incontro nel centro della città.

Le finiture scelte dialogano rispettosamente  con i preziosi materiali storici. Sul fronte, un rivestimento metallico color ottone enfatizzata la scalinata di accesso, marcando il passaggio tra lo spazio urbano e l’ambiente museale. Il contrasto cromatico con la pietra della facciata esalta le monumentali proporzioni del palazzo e introduce nell’atmosfera del museo, dove la conservazione di marmi, soffitti cassettonati, stucchi e legni storici si alterna ai nuovi materiali: il legno di noce è utilizzato per tutti i nuovi pavimenti, i serramenti e gli arredi, mentre l’ottone contraddistingue i supporti delle opere, i dettagli degli arredi e la passerella del cortile interno.