Mostra “Futuro Gentile”
La mostra racconta l'approccio "umanistico" dei progetti del Circle, incentrati sulla costante evoluzione dei bisogni umani. L’esposizione prevede due percorsi che si muovono simultaneamente e in maniera complementare dalla sperimentazione al design e dalla visionarietà all’architettura. Per la prima volta si propone una lettura continua dell’approccio progettuale di De Lucchi e del suo Circle: ieri come oggi, immaginare architetture e oggetti non è un’attività passiva ma prevede un atteggiamento attivo nei confronti di una realtà in continuo mutamento per stimolare nell’uomo la reazione all’evoluzione. Design e sperimentazione: Produzione Privata. Una selezione di pezzi, storici e in produzione, racconta la particolare identità di Produzione Privata, il laboratorio di design fondato nel 1990 da Michele De Lucchi e Sibylle Kicherer, che persegue l’intento di « coltivare la sperimentazione e incentivare l’artigianato ». Sono mobili, arredi e...
Leggi di piùLa mostra racconta l’approccio “umanistico” dei progetti del Circle, incentrati sulla costante evoluzione dei bisogni umani. L’esposizione prevede due percorsi che si muovono simultaneamente e in maniera complementare dalla sperimentazione al design e dalla visionarietà all’architettura.
Per la prima volta si propone una lettura continua dell’approccio progettuale di De Lucchi e del suo Circle: ieri come oggi, immaginare architetture e oggetti non è un’attività passiva ma prevede un atteggiamento attivo nei confronti di una realtà in continuo mutamento per stimolare nell’uomo la reazione all’evoluzione.
Design e sperimentazione: Produzione Privata. Una selezione di pezzi, storici e in produzione, racconta la particolare identità di Produzione Privata, il laboratorio di design fondato nel 1990 da Michele De Lucchi e Sibylle Kicherer, che persegue l’intento di « coltivare la sperimentazione e incentivare l’artigianato ». Sono mobili, arredi e lampade nati da esigenze creative indipendenti dalle logiche del mercato, risultato di una ricerca sulle potenzialità dell’artigianato per produrre oggetti di design che valorizzano l’essenza dei materiali attraverso forme inaspettate. La suddivisione per materiali – ceramica, metallo, legno, vetro, ready made, tessili – scandisce le tappe del percorso immerso in un’atmosfera onirica, fatta di penombra e silenzio, che lascia parlare gli oggetti, il fascino della materia e sottolinea l’autenticità delle cose fatte a mano.
Architettura e visionarietà: le Earth Stations. Dal 2018 la ricerca di AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi si concentra sul progetto Earth Stations, edifici visionari pensati per favorire il benessere degli esseri umani e la salute del pianeta. All’interno delle Scuderie, le Earth Stations dialogano con una selezione di progetti realizzati, in una narrazione dinamica di video e modelli che generano tra loro sinestesie e svelano i presupposti dell’architettura del Circle. Lo studio italiano, infatti, declina la filosofia delle Earth Stations nei lavori per diversi clienti, promuovendo l’interazione umana e un rapporto etico con la natura, considerando l’ambiente un educatore capace di influire sui comportamenti delle persone e ideando spazi comuni per una cooperazione sociale felice e produttiva.
Provocazioni e paradossi: Abitazioni Verticali. Per l’occasione sono eccezionalmente esposti cinque modelli e una selezione di disegni originali che raccontano le Abitazioni Verticali, architetture provocatorie nate dallo sviluppo della tesi di laurea di De Lucchi alla Facoltà di Architettura di Firenze nel 1975. De Lucchi immagina «case di Tarzan » formate da volumi sovrapposti, instabili e disassati, a zig-zag, convergenti, oppure conficcati direttamente nel suolo. Un’unica costante progettuale: mantenere la verticalizzazione dei percorsi e portare al paradosso l’ambiente in cui ci si muove. Lo scopo era sperimentare inediti comportamenti e spingere l’uomo alla consapevolezza del proprio corpo e della capacità di adattamento. Dichiara De Lucchi « volevo portare al paradosso, […] per spingere alla reazione. Se sei stimolato a reagire ed evitare il pericolo, anche nella vita normale devi essere consapevole della realtà che ti circonda per essere sempre proattivo e vivere con intensità qualsiasi momento”.
- Architettura e design di cultura umanistica
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