San Barbato Pavilion

Immerso nello scenario naturalistico del Monte Vulture in Basilicata, il San Barbato Pavilion è l’architettura dedicata a feste ed eventi che completa il progetto di ospitalità del San Barbato Resort. Di pianta ettagonale, la forma ricalca il profilo di un cono vulcanico e culmina nel lucernario, che si apre come un cratere. E proprio come un vulcano, il Pavilion vuole essere una sorgente di energia che si sprigiona dalle relazioni umane. 
L’edificio è costituito da un interrato di servizio e dalla grande sala principale al piano fuori terra, libera da barriere, che può accogliere fino a 400 ospiti. È uno spazio altamente flessibile e riconfigurabile in funzione delle esigenze organizzative di feste, mostre, concerti, show-cooking e ogni altra forma di incontro e attività culturale. Un corridoio di collegamento porta all’adiacente locale di servizio con le cucine a vista, mentre il dehor rivestito in pietra locale è posto davanti all’ingresso principale. Un ponte pedonale sopraelevato che passa sopra la strada carrabile collega il Pavilion all’area di accesso del Resort. Le sfumature dell’impalcato in corten e la trasparenza della balaustra in vetro si adattano in modo naturale ai colori del paesaggio.
Per aumentare l’efficienza energetica, garantire la sostenibilità e ottimizzare tempi e costi di realizzazione, AMDL CIRCLE ha progettato una struttura modulare prefabbricata fatta di sette porzioni uguali a comporre il volume ettagonale. La struttura primaria è formata da sette colonne binate e altrettante travi a soffitto che convergono internamente verso il lucernario vetrato. L’orditura secondaria si inserisce con un disegno a losanghe che permette di ridurre gli spessori delle travi e alleggerire l’impatto visivo della struttura. Tutti gli elementi sono in legno di larice a vista.
A perimetro, il Pavilion è chiuso da pareti di montanti in metallo e tamponamenti in vetro, la cui trasparenza collega visivamente l’interno all’esterno affinché gli ospiti possano  sentirsi in contatto con la natura.
In copertura, sette moduli spioventi in zinco titanio riproducono le pendici del vulcano: la grande apertura al colmo simula una spaccatura della crosta terrestre da cui la luce zenitale entra per illuminare la sala, mentre al calar della sera la luce artificiale fuoriesce dalla spaccatura ricreando l’effetto della lava. Il San Barbato Pavilion sembra una scultura di fuoco che sprigiona energia.