Borgo del Bramante a Milano

Il complesso che un tempo ospitava l’Istituto delle Canossiane in via Bramante a Milano è un luogo che pochi conoscono, mimetizzato dietro una facciata urbana compatta e bene integrata nel tessuto architettonico del quartiere Sarpi-Canonica. In realtà, si tratta di un insieme di edifici e corti, giardini, orti, articolati e differenziati per volume e tipologia, caratterizzati da una notevole unità stilistica ma con caratteri differenti, modificati nel corso degli anni per esigenze funzionali con interventi che ne hanno in parte nascosto l’aspetto discreto e armonico. Il complesso, nasce originariamente in una zona periferica della città, quale era il Borgo degli Ortolani, diventata poi centralissima e oggetto di trasformazioni significative, e ritrova quei caratteri semplici e nobili della “vecchia Milano” tanto ricercati oggi, grazie alla qualità degli spazi aperti, dei tetti a falda, della scansione regolare delle finestre e dei materiali utilizzati per murature,...

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Il complesso che un tempo ospitava l’Istituto delle Canossiane in via Bramante a Milano è un luogo che pochi conoscono, mimetizzato dietro una facciata urbana compatta e bene integrata nel tessuto architettonico del quartiere Sarpi-Canonica. In realtà, si tratta di un insieme di edifici e corti, giardini, orti, articolati e differenziati per volume e tipologia, caratterizzati da una notevole unità stilistica ma con caratteri differenti, modificati nel corso degli anni per esigenze funzionali con interventi che ne hanno in parte nascosto l’aspetto discreto e armonico. Il complesso, nasce originariamente in una zona periferica della città, quale era il Borgo degli Ortolani, diventata poi centralissima e oggetto di trasformazioni significative, e ritrova quei caratteri semplici e nobili della “vecchia Milano” tanto ricercati oggi, grazie alla qualità degli spazi aperti, dei tetti a falda, della scansione regolare delle finestre e dei materiali utilizzati per murature, solai e ballatoi. Tutto l’insieme è sottoposto a vincolo monumentale, tranne due zone già oggetto di interventi di superfetazione nel secolo scorso, in cui è stato possibile ricucire il tessuto architettonico con interventi ex novo da integrare delicatamente nel contesto. Le considerazioni storico morfologiche preliminari hanno portato alla naturale definizione di una volontà progettuale che ha voluto liberare la struttura storica tardo ottocentesca lasciando tuttavia una “traccia” degli aspetti modificativi successivi attraverso il ripensamento delle superfetazioni come nuovi volumi architettonici di cucitura. Il progetto si è sviluppato in quattro direzioni: innanzitutto sono stati restaurati, conservati e riutilizzati i corpi edilizi vincolati senza significative alterazioni volumetriche esterne, realizzando opere interne con limitate modificazioni degli apparati murari, degli orizzontamenti, delle coperture e dei collegamenti per consentire gli adeguamenti funzionali e tecnologici senza alterazioni dei caratteri tecnico costruttivi originari. Sono state poi rimosse le superfetazioni e formate entro sedime nuove architetture, in grado di ricucire il tessuto edilizio del complesso, ponendo particolare attenzione alla ridefinizione del cortile tramite il completamento sul lato sud con un’architettura con facciata realizzata con mattoni tipici della tradizione lombarda. Si è proceduto, inoltre, alla riqualificazione del cortile interno con disegno della pavimentazione a riquadri in ciottoli, mantenendo la fascia centrale in lastre e utilizzando materiali della tradizione. La realizzazione di parcheggi interrati entro l’area scavabile (da indicazione archeologica) non ha portato alcuna alterazione della continuità della superficie del cortile e del giardino soprastanti. Infine, sono stati demoliti i corpi di fabbrica frammentari sul lato ovest a ridosso del muro di cinta, è stato definito un nuovo disegno del giardino come ambiente unitario con grandi alberature, arbusti e cespugli e mantenuta memoria della vecchia destinazione a orto e frutteto, con la conservazione della madonnina votiva e l’inserimento di un piccolo ruscello.

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Area

Architettura

Timeline

2016 - 2022

Location

Milano, Italia

Tipologia

Restauro, Rigenerazione urbana

Cliente

Privato

Stato

Realizzato

  • Architettura e design di cultura umanistica
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