Case del prato, Zirmerhof

Le Case del Prato sono due piccole architetture in legno che aggiungono sei nuove stanze all’Hotel Zirmerhof di Redagno di Sopra, nel Sudtirolo. I due volumi – espressione dell’approccio olistico ad arte, architettura e design di AMDL CIRCLE – sono realizzati con il legno di Vaia, la tempesta che ha abbattuto milioni di metri cubi di alberi boschi di Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Lombardia nell’ottobre del 2018, colpendo anche i boschi nei dintorni dello Zirmerhof. Il progetto ha trasformato questo legno di schianto in un’installazione di arte e architettura, dove gli spazi e gli oggetti disegnati da AMDL CIRCLE si contemplano e si completano. Le due case si adagiano lungo il prato in declivio di fronte al grande maso storico e si inseriscono come sculture nella sequenza visiva formata dal prato, dalla Val d’Adige e dalle Dolomiti: intorno, solo tranquillità e...

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Le Case del Prato sono due piccole architetture in legno che aggiungono sei nuove stanze all’Hotel Zirmerhof di Redagno di Sopra, nel Sudtirolo. I due volumi  espressione dell’approccio olistico ad arte, architettura e design di AMDL CIRCLE  sono realizzati con il legno di Vaia, la tempesta che ha abbattuto milioni di metri cubi di alberi boschi di Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Lombardia nell’ottobre del 2018, colpendo anche i boschi nei dintorni dello Zirmerhof. Il progetto ha trasformato questo legno di schianto in un’installazione di arte e architettura, dove gli spazi e gli oggetti disegnati da AMDL CIRCLE si contemplano e si completano. Le due case si adagiano lungo il prato in declivio di fronte al grande maso storico e si inseriscono come sculture nella sequenza visiva formata dal prato, dalla Val d’Adige e dalle Dolomiti: intorno, solo tranquillità e bellezza. Esse sostituiscono il vecchio parcheggio, presenza impattante per gli ospiti dell’hotel, che è stato spostato in un angolo nascosto: così, al posto di automobili e cemento, i due volumi creano una ideale piazzetta di accoglienza allo Zirmerhof. Ogni dettaglio del progetto è stato studiato per essere in dialogo e sinergia con la natura e con la storia e la sensibilità dello Zirmerhof. In primo luogo, la scelta di costruire le case con gli alberi schiantati dalla tempesta Vaia: il legno degli abeti recuperati è stato utilizzato per travi e pareti portanti, mentre con quello dei larici sono stati realizzati casseforme, rivestimenti, pavimenti e pareti interne. Il legno è il grande protagonista del progetto, scelto per la sua proprietà di modificarsi continuamente e rimanere in sintonia con i ritmi della natura anche dopo essere stato abbattuto, tagliato, lavorato, ricomposto. A livello formale, le linee tondeggianti dei tetti ricalcano i profili dei fienili della tradizione contadina; il rivestimento con scandole di larice riprende una tecnica di costruzione antica, ancora utilizzata nell’area delle Dolomiti per rivestire superfici arrotondate. Pur se accomunate dalle stesse linee morbide, le due case hanno pianta differente: la prima è circolare e ospita due suite disposte su due livelli, la seconda è lineare e accoglie quattro appartamenti disposti su due livelli più uno spazio di convivialità centrale a tutta altezza. Entrambe sono caratterizzate da terrazze panoramiche al piano superiore e dalle arcate del porticato continuo a piano terra, mentre il disegno a riquadri dei serramenti si ispira alle finestre classiche delle case di montagna. L’ambiente, pensato come una scenografia, è stato messo in opera da Produzione Privata, l’impresa creata da Michele De Lucchi per realizzare oggetti di design sperimentali e sostenere l’artigianato, consentendo al CIRCLE di creare installazioni che fanno crescere gli oggetti e gli interni insieme all’architettura. È proprio il disegno puntuale di ogni elemento a determinare il carattere di modernità formale dell’ambiente, mentre l’alta qualità dell’esecuzione si fonda sulla sapiente concretezza dell’artigianato. Come molti dei mobili antichi dentro il maso, gli arredi delle Case del Prato sono stati realizzati in legno di noce e sono caratterizzati dall’elemento a bacchetta tipico della tradizione locale. Dalla trama del soffitto a capriate, creato in continuità con le pareti e il pavimento, fino alla scelta delle finiture e alla definizione degli arredi tutto è stato disegnato per dar vita a un ambiente confortevole e rilassante. L’atmosfera calda e accogliente è ottenuta grazie alle cromie e alla matericità di legno e tessuti. La tecnologia necessaria è invisibile e integrata. Le finestre sono concepite come ampie vetrine che incorniciano il paesaggio: lo sguardo si spinge fuori per ammirare la natura e la mente trova nuovo vigore.

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Area

Architettura, Interni

Timeline

2018-2020

Location

Redagno di Sopra, Italia

Tipologia

Nuova costruzione

Cliente

Zirmerhof SAS

Stato

Realizzato

  • Architettura e design di cultura umanistica
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