Le Coppe della filosofia

Due importanti manifatture francesi, Sèvres Cité de la Céramique e Baccarat, hanno messo a disposizione il proprio know-how e la propria storia per produrre contemporaneamente – la prima in porcellana a pasta dura, la seconda in cristallo molato – tre forme di coppe.
Il nome della collezione, Le Coppe della filosofia, è un riferimento ai vuoti che queste forme chiuse contengono: spazi metaforici, di pensiero, di meditazione spirituale. Scrive Michele De Lucchi: “Mi sembrava molto bello dare alle coppe i nomi delle Filosofie, perché le coppe sono sempre state abbinate alla saggezza dell’uomo”. La Coppa dell’etica è piatta e ampia; La Coppa della mistica è alta e raffinata; La Coppa dell’estetica è matrice originaria e sintesi del progetto.
Porcellane e cristalli si differenziano soprattutto per la configurazione degli spazi interni: mentre le coppe realizzate da Sèvres sono pulite ed essenziali, in quelle di Baccarat si susseguono dei cilindri concentrici che entrano in profondità, dando forma al vuoto. Questa lavorazione diventa parte essenziale dell’effetto degli esterni: una superficie lineare di colore blu nelle coppe di Sèvres; forme trasparenti, elaborate e curvilinee in quelle di Baccarat.