Mostra “Caravaggio”
La mostra “Caravaggio” alle Scuderie del Quirinale segue un criterio di successione cronologica dell’opera del “genio lombardo” che si articola in tre fasi: la formazione, il periodo romano, la fuga. Questo percorso espositivo ha portato a una sorta di destrutturazione degli spazi delle Scuderie, organizzati per sale successive, tramite il rivestimento con un nuovo sistema di pareti asimmetriche e spezzate che creano un continuum spaziale in cui ogni opera trova il proprio ottimale spazio di fruizione. Il periodo della formazione è associato al colore verde, il periodo romano al colore rosso, la fuga al marrone, mentre un tono speciale di blu-indaco è dedicato all’Annunciazione di Nancy, l’ ultima opera del maestro qui esposta. Tutti i toni di colore sono scelti tra le nuance caravaggesche, con cromie profonde che esaltano la luminosità dei dipinti. Il nero profondo di Caravaggio è richiamato da nicchie vuote in ombra, dalla geometria variabile, che creano coni bui...
Leggi di piùLa mostra “Caravaggio” alle Scuderie del Quirinale segue un criterio di successione cronologica dell’opera del “genio lombardo” che si articola in tre fasi: la formazione, il periodo romano, la fuga. Questo percorso espositivo ha portato a una sorta di destrutturazione degli spazi delle Scuderie, organizzati per sale successive, tramite il rivestimento con un nuovo sistema di pareti asimmetriche e spezzate che creano un continuum spaziale in cui ogni opera trova il proprio ottimale spazio di fruizione. Il periodo della formazione è associato al colore verde, il periodo romano al colore rosso, la fuga al marrone, mentre un tono speciale di blu-indaco è dedicato all’Annunciazione di Nancy, l’ ultima opera del maestro qui esposta. Tutti i toni di colore sono scelti tra le nuance caravaggesche, con cromie profonde che esaltano la luminosità dei dipinti. Il nero profondo di Caravaggio è richiamato da nicchie vuote in ombra, dalla geometria variabile, che creano coni bui senza fondo.
Per esaltare la luce propria di ciascun quadro è stata studiata un’illuminazione a spot alogeni con dimmer a fasci di incidenza diversi. Solo per la Canestra di frutta prestata dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana si è scelta un’illuminazione alogena sagomata, che esalta la preziosità dei dettagli del dipinto e l’importante cornice dorata.
- Architettura e design di cultura umanistica
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