Mostra “Dentro il colore. Attraverso la materia e la luce”

L’esposizione “Dentro il colore” vuole portare l’attenzione sul tema della percezione fisica e mentale del colore e dei suoi effetti sulle singole personalità. Il percorso è articolato in sette Vulcani - bianco, rosso, giallo, verde, blu, viola e nero - ognuno dei quali è la tappa di un’esperienza dedicata al colore, raccontato come somma di materia e luce. Michele De Lucchi riflette: “Il colore di per sé non esiste è luce, energia e vibrazione di particelle. Siamo però abituati ad attribuirlo alla materia. Tutta la mostra gira attorno a questa relazione tra materia e luce, tra tangibile e intangibile, tra realtà e immaginazione”. L’intento è far scattare un pensiero, un’emozione che porti a una consapevolezza di quello che ci circonda e delle sue complesse interconnessioni. Sui fianchi dei coni, fatti di materia terrosa e colorata, trovano spazio i pezzi della collezione naturalistica del MUSE,...

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L’esposizione “Dentro il colore” vuole portare l’attenzione sul tema della percezione fisica e mentale del colore e dei suoi effetti sulle singole personalità. Il percorso è articolato in sette Vulcani – bianco, rosso, giallo, verde, blu, viola e nero – ognuno dei quali è la tappa di un’esperienza dedicata al colore, raccontato come somma di materia e luce. Michele De Lucchi riflette: “Il colore di per sé non esiste è luce, energia e vibrazione di particelle. Siamo però abituati ad attribuirlo alla materia. Tutta la mostra gira attorno a questa relazione tra materia e luce, tra tangibile e intangibile, tra realtà e immaginazione”. L’intento è far scattare un pensiero, un’emozione che porti a una consapevolezza di quello che ci circonda e delle sue complesse interconnessioni.

Sui fianchi dei coni, fatti di materia terrosa e colorata, trovano spazio i pezzi della collezione naturalistica del MUSE, selezionati in base alla cromia di riferimento del vulcano. Le superfici circolari sono un nuovo modo di proporre le “meraviglie” che si trovavano nei Gabinetti Scientifici, dove si collezionavano oggetti appartenenti ai regni della natura per svolgere osservazioni sul mondo reale e svelarne i segreti. 

Oltre 100 i reperti in mostra della “Collezione Muse” che rappresentano, ciascuno nelle diverse variazioni cromatiche, la manifestazione della vita e della natura in ambito zoologico, botanico, mineralogico, petrografico e paleontologico. Tra le meraviglie che i visitatori possono ammirare un campione raro di Fiori dei ‘Crochi’ noti come i petali di colore violetto che annunciano la primavera; l’Airone ‘Stellato’ dal piumaggio screziato nei toni di giallo; il Minerale allocromatico, ‘cuore di Vignola’, che irradia colori differenti al tipo di luce che lo illumina; le Foglie di piante fossili Glossopteris ormai estinte, risalenti ad oltre 250milioni di anni fa, colorate di arancione da idrossidi di ferro, dimostrazione in natura della teoria della deriva dei continenti; la candida Pietra Pedrazzite, mistero geologico del vulcanismo e delle rocce delle Dolomiti. 
Le camere vulcaniche ospitano le installazioni sonore e visive monocromatiche, che favoriscono una personale esperienza immersiva, come un bagno nel colore con il corpo e con la mente, dove la luce del vulcano è definita da una precisa lunghezza d’onda a cui corrisponde un suono della stessa frequenza. Spiega Stefano Zecchi: “La mostra è un cammino in cui l’esperienza del colore costruisce conoscenza, consente di elaborare emozioni, valori interpersonali. Nei vulcani il visitatore deve essere immerso in una complessità percettiva, immaginativa, sensoriale tumultuosa, senza respiro. Un percorso emozionale dedicato al colore e alla sua percezione”. 
Una messa in scena espositiva che dalla materia conduce alla luce. Il simbolico cratere di ciascun Vulcano incanta lo spettatore in visioni di immagini sonore. Sospesi, circolari, ipnotici, nella dissolvenza di forme e corpi materici, i video artistici svelano atmosfere tra sogno e realtà, inconscio e coscienza. In una magica relazione della luce e dell’oscurità, epifania e preludio della vita. Narrazioni visive e musicali, dove la percezione dei colori, la realtà e l’occhio dell’osservatore diventano un unico evento, in cui si cela lo stupore della bellezza, tra illusione percettiva e vita dell’anima, conoscenza ed esperienza. 
Una mostra inedita che propone approfondimenti, lungo il percorso espositivo, attraverso la proiezione di un court métrage di interviste autoriali. Dialoghi sul colore, visti e interpretati nell’ambito scientifico della Fisica e della Chimica, della Biologia, della Psicologia e delle scienze Umane e Filosofiche.

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Area

Architettura

Timeline

2022

Tipologia

Mostra/esposizione

Cliente

MUSE - Museo delle Scienze di Trento

Stato

Realizzato

  • Architettura e design di cultura umanistica
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