Mostra “Ettore Sottsass. There is a Planet”

La mostra monografica “There is a Planet”, che si sviluppa negli spazi della Galleria dell’Architettura al piano terra del Palazzo della Triennale, celebra Ettore Sottsass in occasione del centenario della sua nascita. Il titolo della mostra si riferisce a un libro, mai pubblicato, che Sottsass progettò negli anni novanta per l’editore tedesco Wasmuth. Il volume raccoglieva le fotografie scattate da Sottsass nel corso dei suoi viaggi intorno al mondo come testimonianza del rapporto tra l’uomo e il pianeta. L’esposizione si articola in nove sale, ciascuna dedicata a un tema diverso, che ospitano opere di architettura, arte, design, pittura, oggettistica, scultura e ceramica, a testimoniare la vasta e poliedrica attività di Ettore Sottsass. Scritte a muro e scritte luminose a scorrimento su led banner sospesi alla veletta delle sale celebrano le citazioni più famose di Sottsass e articolano il percorso cronologico della mostra, mentre grandi lightbox a parete riproducono...

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La mostra monografica “There is a Planet”, che si sviluppa negli spazi della Galleria dell’Architettura al piano terra del Palazzo della Triennale, celebra Ettore Sottsass in occasione del centenario della sua nascita.
Il titolo della mostra si riferisce a un libro, mai pubblicato, che Sottsass progettò negli anni novanta per l’editore tedesco Wasmuth. Il volume raccoglieva le fotografie scattate da Sottsass nel corso dei suoi viaggi intorno al mondo come testimonianza del rapporto tra l’uomo e il pianeta. L’esposizione si articola in nove sale, ciascuna dedicata a un tema diverso, che ospitano opere di architettura, arte, design, pittura, oggettistica, scultura e ceramica, a testimoniare la vasta e poliedrica attività di Ettore Sottsass. Scritte a muro e scritte luminose a scorrimento su led banner sospesi alla veletta delle sale celebrano le citazioni più famose di Sottsass e articolano il percorso cronologico della mostra, mentre grandi lightbox a parete riproducono fotografie di architetture o di oggetti di design. I temi delle nove sale sono potenti e ricchi di fascino: Per qualcuno può essere lo spazio (1946-1955), Il disegno magico (1956-1964), Memorie di panna montata (1965-1972), Il disegno politico (1972-1976), Le strutture tremano (1977-1984); Barbaric Design (1985-1992); Rovine (1993-1999); Lo spazio reale (1993-1999); Vorrei sapere perché… (2000-2007).
Nelle sale l’esposizione si dispiega sia a muro sia nello spazio centrale: dipinti e disegni sono appesi alle pareti, mentre mobili espositori in materiale specchiante accolgono le ceramiche, gli oggetti in alluminio e i modelli di architettura protetti da teche; da segnalare, nella sala 02 una grande gabbia metallica che raccoglie una ricca collezione di Ceramiche delle Tenebre.
I colori scelti per l’allestimento giocano un ruolo fondamentale: l’intero soffitto è stato dipinto di grigio scuro per dare maggiore evidenza alle pareti, che nella Galleria sono azzurre sul lato sinistro (dove sono esposte opere pittoriche e riproduzioni) e bianche sul lato destro (dove è esposta la raccolta fotografica). Le sale sono dipinte di bianco, grigio scuro e grigio, con effetto spugnato o rivestite con tappezzerie a muro che riproducono gli schizzi e i testi autografi dell’architetto.
La mostra si chiude con la grande sala centrale, allestita con gli arredi degli anni duemila prestati da collezionisti di riferimento internazionale.
 

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Area

Architettura, Interni

Timeline

2015-2017

Location

Milano, Italia

Tipologia

Mostra/esposizione

Cliente

Triennale Design Museum

Stato

Realizzato

  • Architettura e design di cultura umanistica
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