Novartis Pavillon

Il Novartis Pavillon è un’architettura di pianta circolare che ospita un centro di istruzione e informazione dove l’azienda viene presentata in modo innovativo. Non è un edificio di sola rappresentanza, vuole andare oltre: un’architettura flessibile per eventi e mostre la cui facciata tecnologica diventa essa stessa un contenuto comunicativo. AMDL CIRCLE ha coniugato le esigenze funzionali dell’edificio con il potenziale attrattivo di un’installazione artistica che si autoalimenta. Educativa, espositiva, ricettiva e dinamica, pensata per favorire l’incontro tra le persone. L’impianto planimetrico del Novartis Pavillon si ispira alla simbologia universale del cerchio, considerato un potente campo di energia psicofisica, un’area sacra in cui si concentrano tutte le forze fisiche e spirituali. Perché l’architettura stessa deve comunicare energia, ispirare e promuovere connessioni tra voci e culture diverse. Il Novartis Pavillon vuole essere un luogo di benvenuto, una...

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Il Novartis Pavillon è un’architettura di pianta circolare che ospita un centro di istruzione e informazione dove l’azienda viene presentata in modo innovativo. Non è un edificio di sola rappresentanza, vuole andare oltre: un’architettura flessibile per eventi e mostre la cui facciata tecnologica diventa essa stessa un contenuto comunicativo. AMDL CIRCLE ha coniugato le esigenze funzionali dell’edificio con il potenziale attrattivo di un’installazione artistica che si autoalimenta. Educativa, espositiva, ricettiva e dinamica, pensata per favorire l’incontro tra le persone.
L’impianto planimetrico del Novartis Pavillon si ispira alla simbologia universale del cerchio, considerato un potente campo di energia psicofisica, un’area sacra in cui si concentrano tutte le forze fisiche e spirituali. Perché l’architettura stessa deve comunicare energia, ispirare e promuovere connessioni tra voci e culture diverse.
Il Novartis Pavillon vuole essere un luogo di benvenuto, una terra d’incontro fra la città di Basilea e l’azienda, che qui dichiara la sua vocazione a dedicarsi alla salute della comunità. La collocazione dell’edificio subito fuori dal perimetro del Campus dedicato alla ricerca biomedicale, in un parco pubblico, è uno dei punti chiave del progetto: si tratta di creare un’interfaccia con i clienti e i visitatori in modo aperto e trasparente. Il parco è quello progettato da Günther Vogt, che ricostruisce in piccola scala i fenomeni naturali delle terrazze del Reno, fondendoli con la vegetazione in un paesaggio suggestivo. Il Pavillon è accessibile da tre diversi punti: dal Campus, dal percorso pedonale che costeggia il fiume e dal parcheggio. La collocazione su un’altura permette non solo di dominare il contesto dall’alto ma anche di mantenere ininterrotta l’armonia dei percorsi del parco. L’accesso al cortile interno avviene attraverso i terrazzamenti su cui poggia il padiglione, e il passaggio sotto l’architettura rappresenta simbolicamente l’integrazione tra un edificio fortemente connotato e il contesto in cui si inserisce.
La pianta ad anello è strutturata su due livelli più un mezzanino. Il piano terra è dedicato alla ricezione e all’orientamento dei visitatori, oltre a fornire spazi per didattica, riunioni ed eventi. Adiacenti al foyer d’ingresso si trovano un bar e un’area check-in che comprende uno spazio informale per la presentazione di pubblicazioni o documenti scientifici e culturali associati a Novartis. Lo spazio è altamente flessibile e facilmente riconfigurabile per consentire attività interne all’azienda – laboratori, hackathons, presentazioni di progetti – ma anche per accogliere gruppi in visita come scuole e associazioni locali. L’impiego di tende acustiche per suddividere gli spazi e l’ampia dotazione di tecnologie digitali ne fa un modello di centro di informazione all’avanguardia. Il colore verde-grigio dei tessili è scelto per richiamare le cromie naturali del parco.
Al mezzanino, un teatro multimediale, con gli spalti a gradoni, funge da snodo tra il piano terra e quello superiore, introducendo ai visitatori le tematiche della mostra “Wonders of Medicine” curata da Atelier Bruckner.
Lo spazio espositivo collocato al piano superiore è una galleria circolare, fluida, senza pareti o elementi divisori e molto alta, inglobando anche il sottotetto. La copertura a doppia falda conferisce alla sezione la forma di una grande ogiva dalla cui sommità si irradia la luce artificiale, che illumina la galleria creando un’atmosfera soffusa e raccolta, quasi sacrale, come in un’antica cattedrale. La struttura di questo piano, lasciata a vista, è realizzata grazie ad avanzate tecniche di lavorazione del legno lamellare che hanno permesso di creare segmenti pre-assemblati e facilmente posizionabili in loco. Il legno è stato sbiancato per rendere il contesto più contemporaneo, pur senza perdere l’impronta del materiale naturale.
Il Novartis Pavillon ha la funzione di coinvolgere il visitatore nella comprensione dei progressi scientifici e farmacologici. Per questo il piano superiore è progettato per accogliere una mostra divulgativa sulla scienza, che non vuole essere un trasferimento verticale di conoscenze ma un’esperienza di interazione tra il visitatore e l’idea stessa di salute. AMDL CIRCLE ha progettato gli spazi per accogliere “Wonders of Medicine”: le pareti interattive e una raffinata gamma di tecniche di proiezione consentono un’infinita flessibilità di allestimento, funzionale alle esigenze comunicative dell’azienda. Anche il profilo inclinato del tetto diventa parte integrante del percorso, come una grande tela su cui impostare sempre nuovi racconti. La mostra si percorre in senso circolare, passando attraverso quattro sezioni che occupano l’intero perimetro. Fragility of Life che descrive come le malattie e le terapie influiscono sulla vita dei pazienti; From Lab to Patients mostra i processi produttivi di un farmaco; Steps Through Time che racconta la storia della medicina e l’emergere dell’industria farmaceutica a Basilea; The Future of Healthcare, che invita i visitatori a partecipare a discussioni virtuali con esperti, sulle implicazioni sociali ed etiche delle tendenze che plasmano il futuro dell’assistenza sanitaria. La luce connota gli spazi in maniera distinta: il piano terra non ha pareti ma una vetrata a 360 gradi, da cui la luce naturale entra nello spazio senza interrompere il contatto con l’esterno. Il soffitto integra binari e dotazioni tecniche per fissare tende, proiettori e spot luminosi. Al piano superiore l’atmosfera è completamente diversa. Le luci artificiali, regolabili per colore e intensità, corrono lungo la sommità della copertura e si combinano con gli effetti luminosi dei monitor alle pareti, interamente animate da video installazioni. Ne deriva un ambiente immersivo che fa sentire il visitatore all’interno del mondo della scienza, della ricerca e dell’evoluzione della conoscenza.
La facciata esterna ha un ruolo simbolico nell’architettura progettata per Novartis, mettendo in scena i valori aziendali e l’impegno nella divulgazione scientifica. Una membrana multimediale, che riveste la parte superiore del padiglione, è tecnologicamente predisposta per comunicare immagini significative. AMDL CIRCLE ha intrapreso una serie di studi di progettazione parametrica per definire la geometria e l’immagine grafica della facciata, che è stata in seguito ingegnerizzata da iArt. Si è arrivati a realizzare un sistema energetico sostenibile: una struttura spaziale a rete diagonale, posta a 50 cm dalla copertura in metallo, integra una nuova generazione di pannelli fotovoltaici a doppia faccia e una griglia di luci a LED. Il sistema ha la qualità di autoalimentarsi e fornisce un enorme schermo continuo e dinamico, fruibile da ogni punto cardinale. Per esprimere il potenziale di questa facciata innovativa, Novartis ha indetto una competizione fra artisti digitali. Sono stati selezionati Daniel Canogar, Esther Hunziker e Semi Conductor, che hanno collaborato con gli scienziati per sviluppare installazioni luminose ispirate alle forme e ai colori delle cellule e delle molecole, oltre che ai temi della sostenibilità e della convergenza tra arte e scienza.
AMDL CIRCLE ha curato un progetto personalizzato di arredi per il Novartis Pavillon che sono stati realizzati da Produzione Privata, l’impresa creata da Michele De Lucchi per produrre oggetti di design sperimentale e sostenere l’artigianato. Un’attenzione particolare è stata dedicata alla scelta dell’essenza, il rovere, un legno caldo, resistente, dalle proprietà traspiranti. Con questo legno sono stati realizzati arredi che trasmettono l’idea di un comfort domestico, non istituzionale. I tavoli Benedetto e i divani Bacchetta sono prodotti iconici del catalogo di Produzione Privata; gli sgabelli Possum, disegnati ad hoc per il Novartis Pavillon, sono sedute giocose e accoglienti che, grazie alla scocca curva forata nel centro, permettono ai visitatori di muoverli liberamente personalizzando la fruizione dello spazio secondo la propria fantasia e necessità. Questi sgabelli possono essere facilmente combinati, spostati o riposti quando non in uso. L’illuminazione della caffetteria a piano terra è affidata alla trasparenza del vetro lavorato artigianalmente della lampada Acquatinta.

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Area

Architettura

Timeline

2018-2022

Location

Basilea, Svizzera

Tipologia

Nuova costruzione

Dimensione

2107 Metri quadrati

Cliente

Novartis Pharma AG

Stato

Realizzato

  • Architettura e design di cultura umanistica
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