Restauro di Palazzo Fava

Dopo aver percorso un antico porticato lungo una tipica via bolognese, molto stretta e incorniciata da bellezze architettoniche, si giunge al cinquecentesco Palazzo Fava. Entrando si scopre una monumentalità nascosta che culmina nell’altana, dove si ha la visione completa del rapporto armonico fra arte e architettura che caratterizza tutto il palazzo.
La valorizzazione di questa armonia ha guidato il progetto di restauro, sempre nel rispetto dell’identità storica del luogo.
L’arredo si integra nell’architettura senza mai prevaricare: le forme, neutrali, sono progettate per essere posate e rimosse senza danneggiare gli spazi e per lasciare la possibilità di allestire diversi tipi di eventi.
Il piano terra è suddiviso in tre macro-aree: l’area accoglienza e bookshop; l’area del caffè letterario con una sala esposizioni; e l’area con la sala per le mostre e le conferenze. Le tre aperture vetrate sul fronte del portico creano un dialogo virtuale fra la città e l’interno del palazzo.
Salendo ai piani superiori, Palazzo Fava si mostra in tutta la sua bellezza, che culmina nelle splendide sale del piano nobile con il celebre ciclo di affreschi realizzato dai giovani Carracci.