Ristrutturazione degli spazi pubblici, Triennale di Milano
Nel 2002 è stato inaugurato il nuovo assetto distributivo del piano terra del Palazzo dell’Arte, che interessa atrio, biglietteria, guardaroba, bookshop, coffee shop, aree per esposizioni temporanee. Lo spazio è stato completamente liberato dalle superfetazioni e riportato all’impostazione originaria di Giovanni Muzio, con le geometrie simmetriche ma non pedanti, le proporzioni monumentali ma sempre controllate. L’ambiente risulta arioso, pulito, semplice: le pareti sono state tirate a gesso, lisciate e dipinte di bianco, i marmi lavati, le sbrecciature restaurate. Tubature, cavi elettrici e cassette varie di derivazione sono state incassate sotto traccia e, dove possibile, eliminate. Il pavimento è stato lamato sostituendo le parti corrose dall’uso. Entrando da viale Alemagna, otto grandi pannelli vetrati ordinano le informazioni sulla programmazione e accompagnano verso l’atrio. Questo ambiente centrale di distribuzione si estende in lunghezza e in larghezza, dando...
Leggi di piùNel 2002 è stato inaugurato il nuovo assetto distributivo del piano terra del Palazzo dell’Arte, che interessa atrio, biglietteria, guardaroba, bookshop, coffee shop, aree per esposizioni temporanee. Lo spazio è stato completamente liberato dalle superfetazioni e riportato all’impostazione originaria di Giovanni Muzio, con le geometrie simmetriche ma non pedanti, le proporzioni monumentali ma sempre controllate.
L’ambiente risulta arioso, pulito, semplice: le pareti sono state tirate a gesso, lisciate e dipinte di bianco, i marmi lavati, le sbrecciature restaurate. Tubature, cavi elettrici e cassette varie di derivazione sono state incassate sotto traccia e, dove possibile, eliminate. Il pavimento è stato lamato sostituendo le parti corrose dall’uso.
Entrando da viale Alemagna, otto grandi pannelli vetrati ordinano le informazioni sulla programmazione e accompagnano verso l’atrio. Questo ambiente centrale di distribuzione si estende in lunghezza e in larghezza, dando accesso diretto alla Galleria dell’Architettura e alla Galleria della Curva al piano terra. Subito dopo si trovano l’impluvium, dove è sistemato il bookshop, di fronte alla scalinata monumentale. Infine si giunge al coffee shop, che si estende trasversalmente sul fondo. Il bancone della caffetteria è mascherato da un’alta pedana sulla quale sono esposti alcuni oggetti di design; le sedie e le poltroncine sono tutte diverse tra loro. Una grande vetrata trasparente separa il coffee shop dall’atrio e da un’area operativa laterale.
L’illuminazione è stata studiata per valorizzare la purezza dello spazio. Le lampade cilindriche, che integrano in un unico elemento trasformatore e lampadine fluorescenti, sono disposte regolarmente a soffitto per ottenere una luce diffusa senza disturbare l’architettura di Muzio.
- Architettura e design di cultura umanistica
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