Installazione L’anello mancante

L’anello mancante, un’installazione realizzata per il MAXXI Architettura di Roma, è un corridoio percorribile di forma circolare formato da scandole in pietra acrilica. Il gioco di luci e ombre che si genera tra le fessure della struttura arricchisce l’esperienza del visitatore, dando vita a uno spazio mutevole ed evocativo, una sorta di tunnel che parte in un punto, si allunga in una larga curva e ritorna quasi al punto di partenza. L’anello mancante rappresenta metaforicamente il percorso dei ragionamenti della mente umana, il pensiero che parte da un’idea e poi si districa fra le motivazioni necessarie a dimostrare una tesi la quale, alla fine, è sempre molto vicina ma mai del tutto corrispondente al punto di partenza. Percorrere L’anello mancante trasmette la sensazione di compiere un’esplorazione introspettiva, dove è l’atto stesso del camminare ad attivare il pensiero e accendere l’immaginazione. Lungo il percorso, tra una scandola e l’altra, la luce filtra nell’installazione mentre lo sguardo può uscire verso lo spazio esterno. Intorno tutto appare ambiguo: è ambiguo il rapporto fra interno ed esterno, luce e ombra, celato e svelato, privato e pubblico. Sono ambigue le proporzioni, poiché quando si entra si ha una percezione dimensionale che non si coglie da fuori. Nel contesto della sala espositiva il corridoio appare piuttosto piccolo, ma mentre si procede al suo interno tutto sembra amplificato. La sezione ogivale della parete crea un effetto di enclave, come una specie di catino rovesciato che proietta il pensiero verso l’alto, istigando alla riflessione continua.